Un disturbo dell'alimentazione può essere definito come un persistente disturbo del comportamento alimentare associato o meno a una serie di comportamenti finalizzati principalmente al controllo del peso corporeo, anche quando possono danneggiare la salute fisica e il funzionamento psicologico.
I disturbi più noti sono l'anoressia nervosa e la bulimia nervosa.
Nell'anoressia, oltre a quanto detto sopra, troviamo l''eccessiva importanza attribuita alla propria immagine corporea e la strenua difesa di un peso molto basso (con valori di BMI o indice di massa corporea - inferiori a 17,5 kg/m2), attuando restrizioni alimentari esagerate e estenuanti allenamenti fisici ritenuti indispensabili.
Anche nella bulimia viene attribuita eccessiva importanza al peso, alla body-image e al controllo dell'alimentazione. Questo disturbo è però caratterizzato da abbuffate ricorrenti e da comportamenti volti all'eliminazione del cibo ingerito in maniera smisurata.
Un altro disturbo emergente, considerato una variante del disturbo da alimentazione incontrollata e inserito tra i disturbi atipici (cioè non ancora classificati nel manuale di riferimento DSM-IV R), è la sindrome del mangiatore notturno (night-eating syndrome). Descritta per la prima volta nel 1995, è una patologia che non presenta tratti marcatamente ossessivo-compulsivi come nei precedenti disturbi, ma pare preferibilmente legata a una condizione di stress. Questa sindrome è costituita da anoressia mattutina, iperfagia serale e insonnia. Chi soffre di questo disturbo presenta quindi scarso appetito durante il giorno e grande fame durante la notte.
Recentemente è stata inserita tra i disturbi atipici una forma di controllo del cibo descritta per la prima volta nel 1997, l'ortoressia, vale a dire una forma di attenzione eccessiva alle regole alimentari, alla scelta del cibo, alle sue caratteristiche. Chi soffre di ortoressia è preoccupato non tanto dalla quantità di cibo assunto, quanto dalla sua qualità, ritenendo che, solo attenendosi in modo quasi maniacale a quello che pensa essere un corretto regime dietetico, potrà evitare di ingrassare e di compromettere la propria salute.
Anche la vigoressia appartiene ai disturbi atipici. Consiste in una ossessiva attenzione alla propria forma fisica e al proprio sviluppo muscolare. Chi soffre di questo disturbo passa molte ore in palestra, sottoponendosi a esercizi di potenziamento muscolare, si scruta continuamente allo specchio per valutare i propri muscoli (che ritiene comunque sempre gracili e flaccidi), si pesa in continuazione, si sottopone a diete iperproteiche e spesso ricorre a anabolizzanti.